Sistema di riferimento per la Gestione del Rischio in Sanità.

Phœnix 5.0

Il Sistema di riferimento per la Gestione del Rischio in Sanità Phœnix 5.0 si compone di un insieme di requisiti organizzativi, strutturali e gestionali che, se correttamente applicati, consentono alle strutture di erogare cure più sicure. 

+20.
Anni
di
Esperienza

Struttura del Sistema

Il Sistema di riferimento per la Gestione del Rischio in Sanità Phœnix 5.0 si compone di un insieme di requisiti organizzativi, strutturali e gestionali che, se correttamente applicati, consentono alle strutture di erogare cure più sicure. 

Nel Sistema i Criteri sono organizzati in percorsi a complessità incrementale, in modo da poter essere adottati con gradualità e adattarsi alle diverse realtà delle strutture della sanità.

Il Sistema si articola in tre Criteri di Requisiti, con un approfondimento progressivo ed incrementale: ciascun Criterio superiore comprende, oltre ai propri requisiti, anche tutti quelli dei precedenti.

Ottenuta la conformità ai primi tre Criteri è possibile accedere a una serie di Requisiti Specialistici, relativi a singole U.O./Servizi/Organizzazioni.

Più in dettaglio: 

I Requisiti del Criterio Base introducono i vincoli metodologici, operativi e di governance del Sistema per la Gestione del Rischio

Il Criterio Primario e quello Avanzato considerano la struttura nella sua interezza, pur trattando, nella definizione dei Requisiti, le specificità delle diverse aree funzionali

I Requisiti Specialistici studiano la singola U.O./Servizio/Organizzazione nel dettaglio delle quotidiane attività e consentono di raggiungere un livello più approfondito di analisi, controllo e gestione del rischio residuo. 

La Certificazione

Phœnix 5.0 può essere utilizzato esclusivamente previa autorizzazione da parte del Comitato Esecutivo al quale, al termine dell’iter certificativo, devono essere notificati gli esiti. La conformità al Sistema da parte di una struttura sanitaria è certificabile da un Organismo di Certificazione (OdC), accreditato ISO 17020 e 17021, preventivamente qualificato dal Comitato Esecutivo.

In base alle scelte della Direzione strategica, la certificazione può riguardare ciascun Criterio, a partire da quello Base, tenendo sempre presente che, la certificazione ad uno dei Criteri superiori, include anche quelli precedenti. Le modalità di valutazione previste per l’audit di parte terza vengono concordate con un auditor qualificato, individuato dal Comitato Esecutivo, che sarà presente a tutte le attività di verifica per garantire la conformità al Sistema. 

Più in dettaglio, le fasi principali dell’iter di certificazione comprendono:

  • Verifica preliminare, documentale e applicativa sui requisiti generali del Sistema;
  • Incontro con la Direzione strategica finalizzato a comprendere come sono trasmessi gli obiettivi e quali elementi di consuntivo intermedio si utilizzano, come è descritta e definita la gestione del rischio;
  • Verifica sul campo realizzata attraverso l’esecuzione della Fotografia del rischio presso le Unità Operative e i servizi coinvolti;
  • Rilascio della certificazione da parte dell’OdC successivamente ad esito positivo della verifica.

Nell’arco dei tre anni di validità della certificazione:

  • Devono essere eseguiti annualmente audit in campo, per la verifica del mantenimento dei requisiti di conformità del servizio già certificato (sia della documentazione che dell’operatività), in accordo a quanto indicato dall’auditor di terza parte incaricato, onde garantire che tutte le funzioni e gli elementi del licenziatario siano valutati costantemente.

Ai fini del mantenimento, è necessario che la struttura metta a disposizione anche le registrazioni relative ad eventuali reclami ricevuti da parte dei clienti sul servizio certificato e/o relative al personale coinvolto a vario titolo nel servizio stesso. 

Per eventuali approfondimenti, derivanti anche da segnalazioni, l’OdC potrà richiedere alla struttura di effettuare audit documentali specifici presso la sede di svolgimento del servizio certificato. 

La struttura certificata è responsabile di informare l’OdC circa ogni variazione che implichi il mutamento delle condizioni per il mantenimento della certificazione del proprio servizio. 

A fronte di tali variazioni, se rilevanti, l’OdC può decidere di effettuare verifiche di sorveglianza non programmate, sia documentali, che presso le sedi dove si svolgono le attività certificate.

  • Possono essere svolti audit supplementari di Follow-Up, nel caso in cui sia necessario procedere alla verifica dell’attuazione delle azioni correttive concordate, per far fronte a non conformità minori, con tempi diversi da quelli previsti per le verifiche di mantenimento.
  • Può essere disposta la revoca della certificazione, che può avvenire qualora, durante le verifiche di mantenimento o le verifiche supplementari di Follow-up, l’Auditor di terza parte rilevi non conformità non altrimenti gestibili.
  • Deve essere programmato il rinnovo della certificazione, a scadenza, con ripetizione dell’iter descritto nei punti precedenti.

Phœnix 5.0

Sistema di Riferimento per la Gestione del Rischio in Sanità edizione 2023.

Phœnix S.M.

Sistema di Riferimento per la Gestione del Rischio in Sanità Militare Phœnix S.M. Edizione 2023.

La nostra Storia

2004
La prima Idea

La prima idea di un sistema di riferimento per la gestione del rischio in sanità nacque durante l’estate del 2004 dal gruppo di lavoro dell’azienda Servizi Assicurativi SRL, amministrata da Stefano Maria Mezzopera e della quale Enrico Carsetti era un attivo collaboratore esterno.

Primavera 2005
L'incontro

L’incontro con l’Ing. Marcello Bottazzi (solido riferimento per il sistema, che collabora con noi ancora oggi) allora direttore delle Public Entities del gruppo AON, segnò un importante punto di svolta, sia sotto il profilo tecnico che divulgativo. Di fatto, nella primavera del 2005, Servizi Assicurativi si trasformò in IdR (Ingegneria del Rischio), da una collaborazione tra AON e RINA (Registro Italiano Navale), con l’intento di sviluppare e commercializzare un servizio per la gestione del rischio, non solo nell’area della sanità, ma anche in quelle della pubblica amministrazione e dell’aeronautica civile.

Autunno 2005
La prima Versione

Nell’autunno dello stesso anno venne redatta la prima versione dal titolo “Documento tecnico per la gestione del rischio in sanità” che vide la sua prima sperimentazione in tutte le aziende sanitarie ospedaliere della regione Marche (ASUR) e presso l’Ospedale pediatrico G. Gaslini di Genova.

2006
Documento tecnico Federsanità Anci per la gestione del rischio in sanità

 Nel 2006 l’incontro con Enzo Chilelli, allora Direttore Generale di Federsanità Anci, diede il via ad una longeva collaborazione con la suddetta federazione portando ad una maggiore definizione del Documento il quale, grazie al lavoro degli esperti di IdR coordinati da Stefano Maria Mezzopera ed Enrico Carsetti, divenne “Documento tecnico Federsanità Anci per la gestione del rischio in sanità”.

2007
Nuove Sperimentazioni

Da lì a poco, partì una nuova sperimentazione nell’azienda ospedaliera di Desenzano del Garda la quale, dopo un anno di lavoro formativo svolto dagli esperti di IdR, fu la prima struttura ad ottenere la certificazione di conformità rispetto ai requisiti richiesti dal Documento di Federsanità da parte del RINA (6 – 8 giugno 2007). A Desenzano, in quell’anno, nacque anche il primo gruppo di Facilitatori aziendali, un’esperienza che, visti i buoni risultati, negli anni successivi venne applicata anche ad altre aziende, fino a raggiungere un totale di 30 gruppi formati fino a oggi.

2008 - 2012
L'attività continua

L’attività continuò sul territorio lombardo per poi estendersi, nel 2008, in Trentino, in Umbria, nelle Marche e in Abruzzo. L’anno successivo lo studio dell’INRCA condusse la sperimentazione in Calabria, in Sardegna, nel Lazio e, nuovamente, nelle Marche e in Lombardia. Nello stesso anno entrò nel gruppo di lavoro il Dott. Massimo Dutto, esperto di qualità e certificazione.

Nel 2010 fu la volta della Campania con l’Azienda Ospedaliera Rummo di Benevento e il 2011 vide protagoniste l’Asl di Sondrio, l’Azienda Ospedaliera Marche Nord e quella di Chieti.

Il 2012 spettò alla Puglia, con l’Asl di Bari, dove l’incontro con il Dott. Domenico Lagreca, esperto di accreditamento, permise il suo “imbarco” nel gruppo di lavoro. L’anno si concluse con un ulteriore sviluppo del Documento grazie alla nuova collaborazione con AGENAS, allora diretta da Fulvio Moirano che raccolse la sfida della sperimentazione in un’intera regione: il Molise (cfr. https://www.agenas.gov.it/?view=article&id=255:valutazione-sicurezza-strutture-sanitarie&catid=100). 

2013 - 2015
L'importante collaborazione con AORN S.G. Moscati

Il gruppo di lavoro diretto da Stefano Maria Mezzopera, Giovanni Caracci, Quinto Tozzi ed Enrico Carsetti impiegò l’intero 2013 per l’applicazione del Documento, i cui esiti furono presentati il 13 marzo 2014 al Ministero della Salute, occasione in cui venne anche ribattezzato “Modello Sistemico per la Gestione del Rischio in ambito sanitario”. Parallelamente, il gruppo di Federsanità guidato dal Risk Manager Stefano Maria Mezzopera insieme ad Enrico Carsetti, diede inizio alla più importante collaborazione con l’AORN S. G. Moscati di Avellino che, sotto la guida del gestore del rischio Vincenzo Arbucci e dei suoi collaboratori Nicolò Acone e Ilaria Guarciariello, a novembre del 2014, ottenne la prima certificazione di conformità al Modello. Nello stesso anno le attività si espansero in Sicilia, presso l’Azienda Ospedaliera Garibaldi di Catania e nel 2015 iniziò la collaborazione con il Policlinico Tor Vergata di Roma e con la Luiss Business School con la quale si diede vita ad un corso di perfezionamento post-universitario incentrato sul Modello che, il 7 ottobre, venne presentato aggiornato con l’inserimento del II Livello al Ministero della Salute. Il corso era diretto dal Prof. Franco Fontana e condotto da un comitato scientifico di cui faceva parte Stefano Maria Mezzopera. Il 7 e l’8 dicembre quest’ultimo partecipò alle “Journées Internationales de la Qualité Hospitalière et en Santé” a Parigi confrontandosi sul Modello insieme ad esperti del settore francesi e spagnoli. 

2016
I benefici del Modello

A gennaio del 2016 l’AORN Moscati ottenne uno sconto del 20% (ca. 1 milione di euro) sulla copertura assicurativa per la RC grazie ai risultati ottenuti con l’implementazione del Modello. Successivamente, partirono le attività con la Fondazione Don Carlo Gnocchi, in tutte le sue sedi, e iniziò l’applicazione del Modello presso l’ACISMOM di Roma che vide l’ingresso di un nuovo componente nel gruppo di lavoro, il Dott. Andrea Minarini, Risk Manager della AUSL di Bologna. Si aggiunse, inoltre, l’Azienda Ospedaliera Mater Domini di Catanzaro e, il 19 settembre, l’AORN Moscati ottenne la certificazione di II Livello del Modello. Il 1° dicembre venne presentata da Stefano Maria Mezzopera l’Edizione 2.0 del “Modello Sistemico per la Gestione del Rischio in ambito sanitario per regioni ed Aziende Sanitarie Ospedaliere” presso il Forum Risk Management in Sanità a Firenze. Il 2016 fu l’anno dell’incontro con l’Ammiraglio Riccardo Guarducci e l’Avv. Verusca Castellani, discenti del corso di perfezionamento in gestione del rischio. Da allora, entrambi entrarono a far parte del gruppo di lavoro. 

2017 - 2020
Varie collaborazioni di successo

Nel 2017 iniziarono le collaborazioni con il Fatebenefratelli di Roma e il Villa Betania di Napoli e, il 9 novembre, si riunì per la prima volta il Comitato Tecnico Scientifico del Modello di Federsanità. Il 2018 si aprì con la pubblicazione del volume “Modello Sistemico per la Gestione del Rischio in ambito sanitario 3.0”, a cura di Stefano Maria Mezzopera, edito dalla LUISS University Press nel mese di gennaio. Il Policlinico Tor Vergata ricevette la certificazione del Modello il 27 aprile e, al termine dell’estate, si concluse la collaborazione con Federsanità Anci. Da qui, la decisione di Stefano Maria Mezzopera, Enrico Carsetti ed Andrea Minarini di collocare il Modello in una realtà nuova, la Luiss Business School, allora diretta dal Prof. Paolo Boccardelli che, insieme all’Ing. Simone Cavallini, decisero di pianificare le nuove attività. Ne conseguì il trasferimento del Comitato Tecnico Scientifico che vide l’inclusione di nuovi membri e la partecipazione della maggior parte dei già presenti. Il risultato di questa collaborazione condusse alla pubblicazione del “Modello Italiano per la Gestione del Rischio in Sanità” il 5 aprile 2019. Nello stesso anno partirono le attività con l’IRCCS di neuroscienze Bellaria della AUSL di Bologna e, all’inizio del 2020, poco prima del sopraggiungere della pandemia di SARS-CoV-2, iniziarono i lavori presso l’ASL Napoli3 Sud. A luglio del 2020 venne presentata la nuova versione del “Modello Italiano per la Gestione del Rischio in Sanità 2.0”, scritta ancora una volta da Stefano Maria Mezzopera, Andrea Minarini ed Enrico Carsetti.

2021
Post - Covid

Nel 2021 si ripresero le attività, a seguito del fermo causato dal Covid-19, con le nuove realtà ospedaliere dell’ASL Frosinone e delle RSA marchigiane del Gruppo Zaffiro. Nel gruppo di lavoro entrò a far parte il Dott. Matteo Migliorini, responsabile nazionale per la gestione del rischio della FNO TSRM e PSTRP (Federazione nazionale Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione). Nel mese di ottobre venne pubblicata l’edizione del “Modello Italiano per la Gestione del Rischio in Sanità 3.0” aggiornata dagli stessi autori. L’anno seguente fu la volta dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, con l’ingresso nel gruppo di lavoro del gestore del rischio Oliver Neeb, e dell’ASL di Rieti con cui si mossero i primi passi per un’implementazione del Modello sul territorio.

2022
Ministero della Difesa

Cominciarono, inoltre, le attività in un nuovo ambito grazie alla collaborazione con il Ministero della Difesa (Ispettorato Generale della Sanità Militare – IGESAN) per la realizzazione di un modello specifico per la gestione del rischio nella sanità militare. Quest’ultimo venne redatto da Stefano Maria Mezzopera, Andrea Minarini ed Enrico Carsetti in collaborazione con una commissione voluta dal Ministero della Difesa e presieduta dall’Ammiraglio Riccardo Guarducci. Il Modello fu presentato a settembre del 2022. Per concludere l’anno, il 14 dicembre, venne pubblicata l’ultima edizione del “Modello Italiano per la Gestione del Rischio in Sanità 4.0”, aggiornata dai medesimi autori e, nello stesso giorno, l’AORN Moscati diretta dal Dott. Renato Pizzuti, ottenne la certificazione di eccellenza per la U.O.C di pediatria e per la U.O.C di cardiochirurgia. Inoltre, il gestore del rischio della struttura, il Dott. Vincenzo Arbucci, e il Prof. Stefano Maria Mezzopera hanno ricevuto il certificato da parte di ACS (Assurance and Certification Solutions) come “Saggi della Gestione del Rischio in Sanità”. 

2023 - oggi
Phœnix Oggi

Nel giugno 2023 un’ulteriore evoluzione ha portato alla nascita di una nuova edizione dal nome di “Phœnix 5.0 – Sistema di riferimento per la Gestione del Rischio in Sanità”. Nell’ottobre  viene assegnata le certificazione di conformità al requisito di base di Phoenix 5.0 per tutta l’azienda sanitaria dell’Alto Adige, la prima in Italia. Sempre nell’ottobre 2023 viene edito il “Sistema di riferimento per la gestione del rischio in sanità militare” Phoenix S.M. che vede l’Ammiraglio Riccardo Guarducci quarto autore insieme a Stefano enrico ed AndreaQuesta nuova edizione del Sistema viene proposta e diffusa direttamente dagli autori e dal gruppo di lavoro, senza alcun intermediario. Come sempre, la gestione e l’aggiornamento saranno costanti, con l’indispensabile apporto del Comitato Tecnico Scientifico e di tutti i collaboratori, compresi i nuovi che verranno.

Un particolare ringraziamento per questa edizione va a Ilaria Guarciariello, Riccardo Guarducci, Massimo Dutto, Matteo Migliorini, Domenico Lagreca, Oliver Neeb, Vincenzo Arbucci e Nicolò Acone, che hanno fattivamente collaborato con noi alla sua realizzazione.

Infine, ci teniamo a ringraziare Vera Noto, che ne ha seguito l’intera stesura.

Un ringraziamento va anche a tutti coloro che hanno collaborato sin dall’inizio e a tutti quelli che credono in questo progetto e che ritengono l’Uomo un fine e mai un mezzo.

Gli autori del Sistema della Gestione del Rischio in Sanità.

Stefano Maria Mezzopera
Esperto di gestione del rischio in sanità, formatore ed insegnante.
Andrea Minarini
Specialista in medicina legale e medicina interna, già risk manager AUSL Bologna.
Enrico Carsetti
Esperto di sistemi per la gestione della qualità e per la gestione e prevenzione del rischio sanitario.
Comitato Tecnico Scientifico

Il Sistema, per sua natura, ha bisogno di un aggiornamento costante che tragga soprattutto spunto dai fruitori dello stesso, oltre che dalle normative e dalle attività successive alla sua pubblicazione. Per questo è istituito un Comitato Tecnico Scientifico che si riunisce, almeno una volta l’anno, diretto e coordinato da un Comitato Esecutivo.

Comitato Esecutivo

È l’organo operativo di gestione del Sistema e si occupa anche di:

  • Vagliare le proposte di modifica e integrazione da sottoporre al Comitato Tecnico Scientifico;
  • Valutare le nuove richieste di ingresso al Comitato Tecnico Scientifico;
  • Valutare le eventuali richieste di enti terzi;
  • Scegliere gli organismi o l’organismo di certificazione di terza parte accreditato e controllarne, a campione, gli esiti dell’operato;
  • Dirige e organizza il Comitato Tecnico Scientifico di cui al paragrafo precedente;
  • Decide l’esclusione dei membri del Comitato Tecnico Scientifico.

Ne fanno permanentemente parte, di diritto, i tre autori di Phœnix 5.0, oltre due membri nominati dal Comitato Tecnico Scientifico, aventi mandato temporaneo.

Contatti

Il Sistema di riferimento per la Gestione del Rischio in Sanità Phœnix 5.0 si compone di un insieme di requisiti organizzativi, strutturali e gestionali che, se correttamente applicati, consentono alle strutture di erogare cure più sicure. 

Sede Operativa | Roma

info@phoenixgrs.it

Responsabile Organizzazione e Logistica | vnoto@phoenixgrs.it

Coordinatore esecutivo | smezzopera@phoenixgrs.it

Presidente del comitato tecnico scientifico | aminarini@phoenixgrs.it

Per maggiori info o appuntamenti compila il modulo di contatto.